Edificata sulla cima del Colle Cesubeo,
da cui domina l’intera pianura romagnola,
la Rocca di Bertinoro è uno
dei castelli più antichi della Romagna: per
la sua costruzione (senz’altro antecedente
al X secolo), furono utilizzati blocchi squadrati
di spungone.
Nel XII secolo fu ampliata
dalla contessa Aldruda Frangipane, gran
dama dallo spirito gentile e intrepido: fu lei
a portare a Bertinoro le regole della cortesia,
e non esitò a inviare le sue truppe in aiuto
della città di Ancona, assediata dalle truppe
imperiali. Successivamente la Rocca passò
sotto il dominio dell’imperatore Federico
Barbarossa, che a fine del XII secolo sostò
qui per circa 6 mesi con le sue truppe.
Altro
illustre inquilino del castello, all’inizio
del Trecento, Dante Alighieri, ospitato dalla
famiglia Ordelaffi. Dopo una lunga parentesi
di dominio della famiglia Malatesta, alla fine
del XVI secolo la Rocca divenne sede dei
vescovi di Bertinoro e assunse l’aspetto che
conserva ancora oggi.
Sulla facciata nord, il
muro fu rafforzato con una parete inclinata
per resistere alle bombarde, mentre i camminamenti
di guardia furono coperti dai corpi
di fabbrica per diventare le sale di residenza
dei vescovi e gli uffici di curia.
Dell’epoca vescovile è anche il magnifico
portale d’ingresso in stile rustico, edificato utilizzando sempre la roccia
spungone. Ma la Rocca di
Bertinoro non è solo un affascinante
monumento. Infatti,
grazie a un accurato intervento
di recupero completato
all’inizio di questo secolo
è ancora oggi un luogo vivo,
contrassegnato dalla vocazione
allo studio, all’accoglienza,
al dialogo.
Al suo interno
hanno trovato sede un Centro
residenziale Universitario
per l’alta formazione, che collabora,
tra l’altro con l’Alma
Mater Studiorum - Università
di Bologna e il particolarissimo
Museo Interreligioso,
gioiello culturale unico in Italia,
dedicato alle tre grandi religioni
monoteiste: Ebraismo,
Cristianesimo ed Islam.
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Bertinoro Palazzo Ordelaffi e la Cattedrale
Su piazza della Libertà si affaccia il Palazzo Ordelaffi, affiancato dalla Torre Civica. Costruito da Pino I Ordelaffi nel 1306, è oggi sede comunale. Al suo fianco si trova la Cattedrale costruita all’inizio del XVII secolo in stile bramantesco. È priva di facciata poichè quando fu edificata, il progetto prevedeva l’abbattimento di Palazzo Ordelaffi, che, per fortuna, non fu realizzato.
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Bertinoro Il Balcone della Romagna
Bertinoro si è guadagnata il titolo di “Balcone di Romagna” per la splendida vista panoramica che si gode dalla sua piazza principale, che domina la pianura romagnola fino al mare.
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Bertinoro La campana dell'Albana e la cultura del vino
La cultura del vino è uno degli elementi distintivi di Bertinoro e al vino sono dedicati alcuni dei suoi luoghi-simbolo: il Monumento al Vignaiuolo, che ricorda la nomina del grande viticoltore bertinorese Mario Pezzi a Vignaiolo del Mondo; la Strada della Vendemmia, con sette pannelli, firmati da altrettanti pittori locali; la Campana dell’Albana i cui rintocchi segnano l’inizio della vendemmia.
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Bertinoro La Giudecca
A due passi dalla piazza si trova il quartiere che accolse la comunità ebraica nel periodo medievale (fra il XIII e il XV secolo). La storia racconta di una convivenza positiva e benefica sul territorio. Qui nacque Ovadyah Yare, importantissimo studioso ebraico noto ancora oggi come il ‘Gran Bertinoro’.
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Bertinoro Le terme e il parco di Fratta
Nel territorio bertinorese è possibile concedersi anche una pausa di relax e benessere. Fratta Terme, centro termale noto fin dall’epoca romana, propone ben sette tipologie di acque e offre una vasta gamma di trattamenti per la salute, la bellezza e il benessere, con un ampio parco sede di eventi e attività sportive.
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Bertinoro Pieve di Polenta
La suggestiva Pieve di San Donato a Polenta risale all’ VIII secolo ad opera dei longobardi. Immortalata da Giosuè Carducci, è legata alla memoria di Dante Alighieri e di Francesca. La celeberrima protagonista del V Canto dell’Inferno insieme a Paolo Malatesta è infatti originaria di Polenta.